due parole per domenica 2 agosto 2020

don Marco Zaina:
Ai discepoli che invitano Gesù a congedare le folle perché possano andare a procurarsi da mangiare, Gesù risponde che ci pensino loro stessi. Evidentemente disorientati, replicano di avere solo cinque pani e due pesci: nulla per tanta gente.
Gesù chiede che gli siano portati e poi …. Sappiamo come va a finire. Tutti mangiarono e avanzarono 12 ceste piene.
Il messaggio finale di questo vangelo è che ciò di cui abbiamo bisogno per vivere è la Parola di Dio, è ciò che Gesù ci dona, è Gesù.
Quante volte nel nostro vivere quotidiano possiamo aver avuto fame di solidarietà, di amicizia, di vicinanza, di rispetto, di giustizia, di misericordia, di ….   E siamo andati a cercare nei posti più impensati spesso rimanendo delusi.
Gesù ha una parola per tutti. Ascoltiamolo, e troveremo il nutrimento di cui abbiamo bisogno.

don Giovanni De Rosa:
In questa domenica comprendiamo come l’Eucaristia è dunque il pane che Dio offre nel deserto di questo mondo, non una volta a un gruppo di seguaci ma moltiplicato per tutti quanti lo vogliono, tutte le volte che vogliono. Non un pane materiale, che sazi il corpo per qualche ora, ma il pane in grado di saziare la fame che ci portiamo dentro, di pace, di giustizia, di amore, di felicità. Un pane a sua volta caparra di quanto Dio vuole donarci quando saremo definitivamente con lui. Si sbaglierebbe però se si desse un valore soltanto spirituale al gesto compiuto da Gesù con la moltiplicazione dei pani e dei pesci, quasi fosse appena il pretesto per introdurre il discorso sull’Eucaristia. La fame di quella folla lo preoccupava di per sé stessa, anche indipendentemente dal seguito; come tante volte ha soccorso di chi era in necessità, così è intervenuto quel giorno. Dando da mangiare, come guarendo i malati o salvando gli apostoli dal naufragio nel mare in tempesta, ha dimostrato quanto ritenga importante anche la vita fisica degli uomini, lasciando così un esempio concreto per quanti in seguito si sarebbero fatti suoi discepoli. Egli è intervenuto con i mezzi di cui lui solo disponeva, e chiede a noi di impegnarci come ci è possibile per sostenere anche la vita fisica dei nostri simili. Non pensiamo a quelli che stanno lontano posso essere anche i nostri vicini di casa.

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