due parole per domenica 10 maggio

don Marco Zaina:
“Uomini scelti”. Un’espressione che possiamo aver sentito pronunciare in qualche film d’azione; oppure abbiamo letto nelle notizie di cronaca quando si trattava di interventi delicati di polizia contro il crimine o di azioni militari.
Ma è un espressione che ha un suo valore anche per il credente, e in un contesto che nulla ha a che fare con quelli sopra elencati.
Il credente è un uomo, una donna che Dio ha scelto, ha chiamato, per essere pietra viva nella costruzione del Regno; per essere una forza di pace nel mondo, per essere un riferimento sicuro sul cammino dell’umanità.

fra Roberto Benvenuto:
In questo tempo nel quale siamo afflitti da grandi turbamenti, da separazioni dagli affetti, e da tante morti, avvenute in solitudine, la parola del Vangelo viene a noi, per liberarci da ogni angoscia. Gesù ci dice di fidarci di Lui: in Lui ogni addio non è più definitivo e causa solo di strazio. Lui ci assicura un posto, preparato per ciascuno di noi, al cospetto di Dio. Ci separiamo ma ritroveremo un modo nuovo di essere insieme. Non possiamo incontrare Dio, dunque, se non attraverso Gesù.  Gesù è allora per noi via, è lui stesso la strada che dobbiamo percorrere. Ed è verità, perché Lui solo ci può rivelare il volto di Dio Padre. E se il Signore Gesù è via e verità, è anche necessariamente vita, perché in Lui possiamo diventare davvero partecipi pienamente della vita del Padre. L’Eucarestia è per noi il luogo, dove si realizza, nella Fede, questa relazione vitale e vera con il Signore.

don Mario Malpera:
Si ritorna in chiesa, ci aspetta il POSTO che Gesù riserva a ciascuno. Lui anche in queste settimane è stato la VIA per dare VITA a giornate altrimenti banali, ci ha aperto occhi e cuore per scoprire tante e nuove possibilità di testimoniare la VERITÀ dell’amore. Non abbiamo smesso di essere comunità costruita su Gesù “pietra d’angolo” e pronti ad assumerci nuove “diaconie”-servizi”. Con questo animo ci affidiamo a Maria.

don Giovanni De Rosa:
Io sono la Via, la Verità e la Vita queste sono le sue ultime parole prima di morire.
Parole che segnano una vita. La sua. La nostra.
Parole che stupiscono per la loro forza, per la calma, per il sereno abbandono nelle mani del Padre conosciuto e amato.E come sempre: È Lui a rassicurare noi. Dovrebbe essere il contrario, soprattutto in quel momento. Ma Gesù è così. Pensa prima agli altri che a sé. Pensa prima a me. Ci chiede di non avere paura. E usa il verbo che indica il timore suscitato dalla tempesta in mare. Come non essere concordi. Siamo sempre un po’ in mezzo al mare in tempesta. Per le nostre vicissitudini personali. Per il clima greve che pesa sempre su di noi. La paura ci prende. Che bello, allora, vedere i discepoli del Nazareno trovarsi e abbracciarsi. Che sia questo il momento in cui, infine, si vede che chi crede non ha paura e non usa mai la violenza!
E le sue ultime parole sono chiare, nette, incoraggianti: Dio ci vuole accanto a sé e Gesù ci conduce al Padre.

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