due parole per domenica 3 gennaio 2021

don Marco Zaina:
Per una nave, il faro che si vede nella notte è un riferimento sicuro.
Per un aereo in fase di atterraggio, le luci della torre di controllo e quelle della pista sono un riferimento sicuro.
“In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini”:
Così troviamo scritto nel vangelo di questa prima domenica del 2021. Gesù, il Vangelo, sia la nostra luce per un riferimento sicuro nella vita.
Cerchiamolo, ascoltiamolo, viviamolo.

don Giovanni De Rosa:
Carissimi il testo del prologo di Giovanni in questo Tempo di Natale lo abbiamo sentito molte volte, ma proprio perché esso è molto importante e lo dovremmo fare nostro. Perché in esso si legge l’arte del vivere nella speranza, quella vera. Dove tutto il bene che puoi fare è quello di Amare. Amare è la sfida più ambiziosa della nostra esistenza. La più intensa. La più soddisfacente. Essa fa in modo che seppelliamo piano piano l’ascia delle tue guerre interiori, in modo che il nostro cammino quotidiano possa fiorire di pace. Il Bambino Gesù, è luce che si coniuga con Amore. Certo Gesù è la luce, ma per giungere fino a Lui abbiamo bisogno anche di luci vicine di persone che donano luce traendola dalla sua luce ed offrono così il suo Amore.

fra Roberto Benvenuto:
Ancora una volta siamo invitati a contemplare il mistero dell’Incarnazione. Il grande desiderio dell’uomo di vedere il volto di Dio viene pienamente esaudito a partire dal volto e dal corpo del Bambino nato a Betlemme. Dio si è reso accessibile Ai nostri sensi, e ciascuno di noi può conoscerlo, incontrarlo, seguirlo, percorrendo le tracce di Gesù di Nazareth. E Giovanni ci comunica la sua personale esperienza, dopo averla a lungo meditata. Il ragazzino pescatore umile vedendo, ascoltando, seguendo Gesù fino alla morte e risurrezione ha compreso profondamente che è lui La Sapienza, la Parola di Dio, che ha corpo e volto di uomo, di un uomo chiamato Gesù di Nazaret. E ci trasmette questa ineguagliabile esperienza. Perché anche noi possiamo incontrare, dialogare, conoscere da vicino il nostro Dio toccandolo e vedendolo nel Signore Gesù Cristo, che nell’oggi si fa presente per noi nella Parola della Scrittura e in modo unico e straordinario nella Eucarestia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *