due parole per domenica 29 novembre 2020

don Giovanni De Rosa:
Con oggi iniziamo il nuovo anno liturgico. E questo tempo di Avvento ci vuole preparare alla grande Solennità del Santo Natale.
Un cammino di attesa, ma anche di impegno, un clima di vigilanza. C’è lo dice Gesù stesso nel Vangelo di oggi. Tempo di preparare la culla del nostro cuore per accogliere il Bambino Gesù. Come? Con la preghiera umile del cuore, con la fiducia in Lui, per attenderlo senza paura e scossoni. Il tempo dell’Avvento ci chiama a fare scelte più radicali e convinte per noi, per gli altri e per Dio. Perché, così anche noi, anche se ora siamo nel dolore, se lo incontreremo, il nostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà toglierci la gioia.
Allora chiediamo al Signore, di insegnarci a guardare oltre l’orizzonte del tempo presente e ad aprire il nostro cuore e la nostra vita a Lui, eternità beata. Buon cammino d’Avvento a tutti.

fra Roberto Benvenuto:
Ha inizio con questa Domenica un tempo prezioso per i Cristiani, il tempo di Avvento. Siamo invitati dal ritmo dell’Anno Liturgico a vivere la attesa del Signore, che verrà alla fine del tempo e della storia, e a fare memoria della sua prima venuta nel Mistero dell’Incarnazione.
Nel Vangelo di questa Domenica il verbo vegliare ripetuto tre volte ci indica come dobbiamo attendere. Vegliare significa stare attenti, svegli, non abbandonarsi all’intorpidimento del cuore e della mente che troppo spesso ci fa pigri e distratti. Vegliare significa fare attenzione anche al nostro mondo interiore, le nostre pulsioni, emozioni, i nostri desideri. Vegliare significa pregare incessantemente, per superare la tenebra della notte, in attesa della Luce che rischiara la nostra vita, Gesù, Figlio di Dio, fatto uomo per noi e per la nostra salvezza. 
L’attesa del ritorno del Signore richiede lo sforzo, la fatica, di riconoscere i segni della sua presenza dentro le pieghe di una storia piena di contraddizioni e di drammi.  Quello che stiamo vivendo è un tempo quanto mai opportuno per vegliare, per riconoscere la presenza del Signore, per non lasciarci sopraffare dallo sconforto e per affrontare il momento presente con fiducia.  

don Marco Zaina:
Vegliate!
Ecco l’invito all’inizio di questo tempo di Avvento: State svegli, non cedete al sonno.
Il “vegliare” suggerisce l’essere in guardia -specialmente di notte-, pronti ad intervenire, a reagire, a non cedere a ciò che distoglie l’attenzione verso ciò che è importante, conta.
Rimaniamo “svegli” dunque:
per capire chi ci viene incontro, e accoglierlo con gioia e onore o respingerlo se viene a metterci in pericolo;
per difendere i beni preziosi che abbiamo ricevuto
per apprezzare le meraviglie che ci circondano
per trovare un po’ di silenzio e ringraziare
per trovare un po’ di silenzio e pregare
Vegliamo, stiamo svegli, siamo pronti. Sempre!

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